Le basi della lingua giapponese
1)
La struttura tipo della frase giapponese è SOV (Soggetto, Oggetto, Verbo), quindi al contrario dell'italiano che è SVO:
Italiano: Mario mangia la pizza.
Giapponese: Mario pizza mangia.
Nel giapponese scritto di oggi convivono tre sistemi di scrittura, kanji, hiragana e katakana, a cui si aggiungono l’alfabeto latino (detto in giap. rōmaji), i numeri arabi e la punteggiatura.
Convivenza di caratteri e orientamenti diversi
Ci sono vari modi di trascrivere in caratteri latini il giapponese. Qui si è utilizzato il sistema di trascrizione FONETICA Hepburn. Esso prevede che la lettura delle vocali sia come in italiano e quello delle consonanti come in inglese. Alcune pronunce richiedono tuttavia maggiore attenzione:
- ch si legge come la c di "Cina";
- g si legge come la g di "gatto";
- j si legge come la g di "Giulia";
- sh si legge come la sc di "sci";
- u è muta (desonorizzata) solo quando si verificano queste due condizioni: 1) è preceduta da una consonante sorda; 2) la sillaba non è accentata;
- w si legge come la u di "uva";
- y si legge come la i di "ieri";
Ai= aggettivi terminanti in -i
Ana= aggettivi terminanti in -na
Art= aggettivo in forma rentaikei
Avv= avverbio
Class.= classificatore
Kt= kaiteikei = forma condizionale del verbo.
N= nome
Mz = mizenkei = forma incompleta del verbo, usata per costruire il negativo, il causativo e il passivo.
Mr = meireikei = forma imperativa del verbo.
P= particella
Part. = vd. P
Prop. = proposizione
Q= quantità
Rt= rentaikei = forma attributiva di un verbo (prima di un nome: 会う人 au hito 'la persona che incontrerò'; oppure prima di desu: ないです nai desu 'non c'è')
Ry= ren'yōkei = forma congiuntiva di un verbo (prima di un altro verbo, di una particella, o all'interno di un composto -es.: 引き出し hikidashi 'cassetto')
Sh= shūshikei = forma del dizionario, prima di un punto.
V= verbo, compreso l'ausiliare pseudo-verbale だ/です da/desu.
Vkt= verbo in forma kateikei.
Vmz= verbo in forma mizenkei.
Vrt= verbo in forma rentaikei.
Vry= verbo in forma ren'yōkei.
Vsh= verbo in forma shūshikei.
V-te= Vte = forma in -te di un verbo.
Siti in italiano:
https://studiaregiapponese.com/
https://hanamiblog.net/
Siti in inglese:
http://japanesetest4you.com/
https://www.kanshudo.com/
Siti in giapponese:
http://www3.nhk.or.jp/news/easy/index.html
Dizionari online:
http://www.a4edu.com (Giapponese>Italiano)
http://jisho.org/ (Inglese<>Giapponese)
Apps e altri strumenti utili:
https://ankiweb.net
http://www.polarcloud.com/rikaichan/ (Rikaikun per Google Chrome)
http://www.imiwaapp.com/ (solo Iphone)
In italiano
Yoko Kubota, Grammatica di giapponese moderno, Venezia, Cafoscarina, 1989.
Marcella Mariotti, La lingua giapponese, Roma, Carocci 2014.
Matilde Mastrangelo, Naoko Ozawa, Mariko Saito, Grammatica giapponese, Milano, Hoepli, 2016.
In inglese
Seiichi Makino, Michio Tsutsui, A Dictionary of Basic Japanese Grammar, Tokyo, The Japan Times, 1989.
Samuel E. Martin, A Reference Grammar of Japanese, Honolulu, University of Hawaii Press, 1988.
In giapponese
Ichikawa Yasuko, Shokyū nihongo bunpō no oshiekata no pointo (Punti essenziali delle modalità d’insegnamento del Giapponese livello principianti), Tōkyō, 3A Corporation, 2005.
Ichikawa Yasuko, Chūkyū nihongo bunpō no oshiekata no pointo (Punti essenziali delle modalità d’insegnamento del Giapponese livello intermedio), Tōkyō, 3A Corporation, 2007.
Iori Isao, Takanashi Shino, Nakanishi Kumiko, Yamada Toshihiro, Shokyū o oshieru tame no nihongo bunpō handobukku (Manuale di grammatica della lingua giapponese per l’insegnamento livello principianti), Tōkyō, 3A Corporation, 2000.
Okamoto Makiko, Ujihara Yōko, Kurabete wakaru. Nihongo hyōgen bunkei jiten (“Capire comparando. Dizionario di forme grammaticali giapponesi”), Tōkyō, J-Research, 2008.
La nostra storia inizia 8 anni fa quando Marcella iniziò in Giappone la creazione di Bunpohydict. Insieme ad Alessandro, nel 2011 ha dato il via al progetto Itadict.
Nel 2012 grazie ai fondi del Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell'Università Ca' Foscari Venezia, Alessandro ha iniziato il progetto Edukanji, un applicativo per l'auto apprendimento dei Kanji per italofoni.
BunpoHyDict ha rappresentato il primo esperimento di un sistema di e-learning della lingua giapponese per Italiani, a cui si è iniziato a lavorare nel 2008. Si tratta di un dizionario ipermediale di grammatica giapponese, in cui le voci sono ordinate alfabeticamente, correlate tramite link le une alle altre e spiegate all'interno di situazioni di vita quotidiana.
Il progetto Itadict, attivo dal 2010 (anche se nato da esperienze precedenti di ricerca) ha come scopo la creazione di un database giapponese-italiano accessibile gratuitamente, dichiaratamente ispirato dal progetto JMdict/EDICT di Jim Breen (1991) da cui trae la struttura e le caratteristiche principali.
Programma dedicato per l'apprendimento dei kanji. E' possibile consultare le lezioni preparate dai docenti o ricercare il kanji attraverso una chiave o per radicale. E' possibile anche verificare l'apprendimento attraverso semplici giochi (per ora solo 2) e quiz. Ogni kanji viene visualizzato attraverso animazioni che ne indicano l'ordine dei tratti e il numero.